Forse l’operazione di chirurgia plastica più famosa di tutte, la mastoplastica è quell’intervento che va a modificare il seno di una donna. Che la mastoplastica sia tanto comune tra le donne, è conseguenza di ciò che i canoni di bellezza imposti dalla nostra società ci infliggono per adeguarci e non sentirci inferiori. Così molte donne decidono di aumentare le dimensioni del proprio seno perchè non stanno bene dentro.
La mastoplastica consiste nell’inserire due protesi mammarie al di sotto della ghiandola mammaria o del muscolo grande pettorale, in un intervento che dura all’incirca un’ora e che viene eseguito, di norma, in anestesia generale. Ciò nonostante, è piuttosto normale che le pazienti vengano dimesse lo stesso giorno per andare a casa a iniziare il periodo di guarigione nella comodità del proprio letto. Una volta terminata l’operazione, il seno viene fasciato in uno speciale reggiseno che bisogna portare per almeno una settimana. I primi due giorni dall’operazione devono essere di riposo totale, mentre dal terzo giorno si può iniziare a riprendere la maggior parte delle attività quotidiane, è però necessario evitare attività fisiche, fare saune o bagni turchi e tutte le attività di fatica. Dopo una settimana dalla mastoplastica è generalmente possibile riprendere a lavorare (in base al tipo di lavoro svolto, naturalmente) e dopo un mese all’incirca. La paziente può finalmente riprendere anche a fare sport.
Per quanto riguarda i rischi della mastoplastica, ce ne sono di certo, anche se va detto che questo intervento è uno tra i più sicuri effettuati nell’ambito della chirurgia plastica. Anche se le protesi sono progettate specificatamente allo scopo, può capitare, ad esempio, che il corpo non reagisca bene all’inserimento di un corpo estraneo e può accadere che si formino delle cisti spesse e rigide, che stringono le protesi fino a farle diventare dure e deformi. Un altro possibile rischio è la rottura delle protesi, nel tempo, poichè hanno una durata (che varia dai 10 ai 20 anni) e andrebbero sostituite in base alle avvertenze del medico, anche se questo significa rifare l’operazione. Infine, è sempre presente la possibilità che il nostro corpo non abbia una buona capacità di cicatrizzazione e che quindi le incisioni fatte e suturate rimangano visibili nel tempo.
Nonostante i rischi sopra indicati, la mastoplastica rimane un’operazione davvero comune che viene praticata alle donne di tutte le età, dai 18 anni in sù (operare minorenni è vietato dalla legge) e, anche se la prima e più ovvia ragione che viene in mente come motivazione per decidere di aumentare le dimensioni del proprio seno è il problema estetico, in verità la mastoplastica ha anche fini terapeutici, quali correggere un’asimmetria mammaria oppure un seno che ha subito un intervento di rimozione di un tumore maligno. E ad ogni modo, anche scegliere di modificare il proprio seno perchè causa di infelicità è una ragione terapeutica, che non dovrebbe far vergognare nessuno.